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Salone degli Specchi
Destinato al ricevimento degli ospiti nelle grandi occasioni o per celebrare eventi familiari, il salone presenta soggetti decorativi assimilabili a gioiosi simboli di fecondità e di allegrezza, espressione di un puro linguaggio edonistico.
Putti e semidee ieratiche immersi in fondali di cieli rosati inseriscono Palazzo Pugliese nella tradizione simbolica e pittorica che caratterizza i Palazzi signorili ottocenteschi meridionali.
Preziosi specchi di cristallo amplificano all'infinito l'effetto di cieli azzurri sognanti immersi in un'atmosfera di festosa serenità.
CAPIENZA
Disposizione a Platea: 64 posti
Disposizione ad anfiteatro: 56 posti
Stanza delle Arti
A ridosso dell'imponente scalinata, pareti affrescate di un rosso intenso fanno da sfondo alla delicata raffigurazione delle Arti.
Musica, teatro, danza, sono le protagoniste assolute di una piacevole stanza dedicata allo studio ed alla musica, illuminata da un prezioso lucernario liberty.
Salone di Dante
Originariamente una piccola biblioteca, la stanza riprende temi danteschi e ne raffigura atmosfere e colori.
Piante, figure di animali e immagini femminili incontrano la volta damascata dove emerge l'antica dissonanza fra amore spirituale e amore terreno, in un gioco di luci ed ombre che riprendono i versi divini della Commedia.
Stanza dei Cammei
Originariamente una camera da letto secondaria, la Stanza dei Cammei mescola cornici dipinte alla soave eleganza del rosso brillante delle pareti.
L'originale carta da parati, interamente dipinta a mano, disegna suggestive mescolanze di colori e sottili giochi d'ombra.
Quattro preziosi cammei, incastonati sui quattro lati delle volte, inseriscono questa stanza di Palazzo Pugliese nella tradizione decorativa e pittorica delle più importanti case borghesi fin de siécle.
Stanza araba
Stanza esclusiva rispetto alla tradizione dei Palazzi ottocenteschi meridionali, introduce elementi di avanguardia e di originalità culturale.
Simmetrie raggiate e dorate composizioni creano l'incanto di atmosfere dal sapore arabo.
Simboli divini si ripetono all'infinito, in una danza di elementi luminosi che si stagliano su un soffitto di azzurro splendore.
Stanza degli Angeli
In una tematica cara alla gioiosa armonia dei palazzi borghesi di fine Ottocento, otto figure angeliche allietano il prezioso soffitto di questa stanza.
Una luce abbagliante penetra attraverso le tende vellutate e regala preziose sfumature di colore all'oro delle pareti, in un piacevole contrasto con l'azzurro pastello del cielo.
Stanza di Afrodite
Inserita pienamente nella tradizione decorativa dell'epoca, la stanza si caratterizza per il prezioso soffitto dall'atmosfera rarefatta ed estatica.
Sensuale e giocosa, la dea dell'amore è in compagnia di un delizioso putto, adagiata su nuvole e drappeggi.
Le porte fanno da preziosa cornice alla stanza con i loro piccoli decori floreali impreziositi da particolari in oro.
Stanza delle Ninfe
Originariamente utilizzata come sala da pranzo, di cui conserva parte dei tipici decori e il magnifico soffitto azzurro cielo, è oggi impreziosita da antichi particolari di arredo.
Due grandi quadri raffiguranti le ninfe, la statua sorridente di un satiro, ricalcano anche qui la leggerezza degli ambienti a Palazzo.
Spaziosa e luminosa, la sala si affaccia su un delizioso terrazzino introdotto dai vetri traslucidi delle finestre.
Stanza di Maria Antonietta
In un riuscito accostamento di azzurro e oro, è la stanza del Palazzo nella quale emerge una spiccata componente femminile.
Nei colori ispirata ai fastosi appartamenti di Versailles dedicati alla regina Maria Antonietta, da cui prende il nome, la stanza si distingue per graziosa frivolezza e luminosa freschezza.
Sala dei Mondi
Anello di congiunzione fra antico e moderno, fra mondo d'occidente e mondo d'oriente, la sala oggi utilizzata come sala meeting, è l'unione di due antiche stanze con differenti tipologie di soggetti e di culture.
Un ossimoro concettuale e visivo, un dissonante accostamento che proprio attraverso il contrasto giunge ad un metaforica pacificazione.
La prima stanza, dalle decorazioni tipicamente orientali, è volutamente comparata ai soggetti occidentali della seconda per esplicitare la vocazione interculturale del Palazzo.